Le doglie in gola
ravvicinate
tra le parole senza tempo
né virgole né spazi
dettano l’incontenibile
momento del parto
Rotte le acque del silenzio
avvolto in sangue e saliva
si fa spazio tra grembo e labbra
il custodito
Respirava
sotto la terra dei tempi
il mostro malato
anche
assente di senso da sempre
S’era vestito
d’ingannevole salvezza
e ci ho creduto
Crocifissi le paure
prima che la menzogna
in questa lotta
si battesse
per di nuovo
averla vinta
E il mio urlo dal profondo
strapperà ogni tenebra
Con una spada di luce
trafiggerò il suo petto
trafiggerò il suo petto
Dalla mia bocca
stanca di tacere
esce verità
intima essenza dell’amare
Un ritorno alla vita
©hebemunoz
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