Dove sono andate le ombre
in mezzo a questo grigio piatto
che regna incurante delle forme
Eclissati i colori
dietro al cielo cupo
sopratutto il blu
in
un sorriso distratto di nuvola
Lo sguardo torvo
si perde
nel profondo sbiadito delle case
posate in silenzio
sulla piazza vuota
Tutto profuma di malinconia
occhi chiusi
sono le finestre dell’ora di pranzo
Lontano
lontanissimo
il cinguettio degli uccelli
migrano
portati via dal vento
sulle acque del Po
diventano eco
dei giorni delle farfalle
Tutto tace
perso nella noia
delle forme anonime
dei vicoli sbiaditi
orfani di passi
andati a vivere
nel quelchefuunavolta
qualsiasialtracosa
Dov’è andato lo splendore
della gioia che salta
del bagliore della sorpresa del
inatteso
in un batter d’occhio distratto
Mi domando
quando finirà
questa tempesta
di lampi abbaglianti dello spirito
di tuoni assordanti del pensiero
Velano il limite
tra l’infinito e le acque
Dove
le ombre di ogni cosa
Dove
la mia ombra
inequivocabilmente
dalla mano della luce
Eppure
la luce
tornerà
©hebemunoz
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