“Raramente qualche gabbiano appare”
Mario Luzi. (La notte lava la mente)
SULL’ORLO DEL MARE
Giorni
di ferro a cuore battuto
alba dopo tramonto
tramonto dopo il balzo
spuntati dietro i colli
luna a spicchio
che assomiglia
a un gesto inatteso
La pianura padana
vestirà germogli per la primavera
si donerà in valle distesa
perché il sole
possa baciare i suoi campi
Lo sguardo muto
si riposa
scrollandosi d’addosso
la neve dei giorni
che attendono fermi
l’arrivo delle rondini
Di queste nuvole
irrequiete di cielo
di questi tetti immobili
che abbracciano luce ed ombre
la lotta risvegliata è
per aprire
i porti a chi viene dal mare
le braccia dell’amare spalancate
per accogliere l’oltre
oltre il punto fisso
oltre a quello di nascita
La vita
affacciata ai balconi
sirena che canta incanta
disegna arcobaleni
per sconfiggere gli addii
e le ore passano
incuranti di noi
Non si è fermato il mondo
mai è stato così mosso
Ora parla la bellezza
ora la paura è manifesta
Ardito il pensiero s’innalza
al di sopra delle torri del duomo
volendo toccare il tutto
con le dita di una preghiera
Nell’appendere alle finestre
parole ormai antiche
si ritrova il senso perduto
tra i vicoli stretti
dell’attesa
Il canto del sale arriva
tra le ali di un gabbiano
marinaio approdato nelle coste lontane
del ricordo salmastro
Porta con sé
tutte le chimere scartate
come conchiglie rare
sparse sull’orlo del mare
© hebemunoz1@gmail.com
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